Come si pone il MIUR dinanzi a questa importante esperienza di un trimestre, un semestre o un anno scolastico all'estero? Qui trovi le risposte a questo dubbio, che è proprio il più frequente tra gli studenti che desiderano candidarsi per diventare Exchange Student. Affidati a Heritage e parti sereno scoprendo che il MIUR approva e incoraggia questa fantastica esperienza scolastica all'estero. La normativa che regolamenta la mobilità studentesca internazionale è rappresentata dalla nota MIUR n. 843 del 10 aprile 2013 che fornisce “indicazioni operative per facilitare le istituzioni scolastiche nella organizzazione di attività finalizzate a sostenere gli studenti italiani partecipanti a soggiorni di studio all’estero” (scarica la Nota ministeriale).

In 6 punti cosa dice il MIUR dell'esperienza di studio di un timestre, semestre o anno scolastico all'estero:

01. APPROVATA Con la Nota ministeriale 843 del 10/04/2013 il MIUR riconosce il valore altamente educativo dei programmi High School e considera il periodo di studio all’estero come parte integrante del percorso di istruzione.

02. PROMOSSA Sottolineando l’enorme valore educativo, il MIUR incentiva le esperienze di studio all’estero, che non vanno intese come periodi di assenza scolastica ma sono valide per la riammissione in Italia.

03. CONVALIDATA Le istituzioni scolastiche sono dunque invitate a facilitare le esperienze di studio all’estero, valide per la riammissione ai fini degli scrutini, sulla base della loro coerenza con gli obiettivi didattici previsti.

04. VALORE A 360° La Nota MIUR evidenzia il valore delle esperienze di studio compiute all’estero, che mettono alla prova risorse cognitive e relazionali riconfigurando valori, identità, comportamenti e apprendimenti.

05. NUOVE SKILLS La Nota prosegue affermando che essere “stranieri” in una famiglia e in una scuola nuove contribuisce a sviluppare competenze di tipo trasversale, oltre a quelle più specifiche legate alle discipline.

06. IMPEGNO Imparare a utilizzare nuovi codici e orientarsi in una diversa cultura al di fuori del proprio ambiente umano e sociale richiede un impegno che va ben oltre quello di un normale anno di studio.

In conclusione, il periodo di studio svolto in una scuola superiore all’estero viene riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione.

Alla fine periodo di studio all'estero lo studente dovrà richiedere la documentazione scolastica alla scuola straniera e richiederne la convalida al Consolato Italiano di competenza. Una volta rientrato in Italia sarà necessario recuperare le materie indicate dal Consiglio di classe seguendo “un percorso essenziale di studio focalizzato sui contenuti fondamentali utili per la frequenza dell’anno successivo.” (vedi nota n. 843, B.1).

Ai fini della riammissione nella scuola italiana al rientro, l'istituto di provenienza valuta i risultati ottenuti presso la scuola straniera e decide circa le modalità della verifica per la riammissione. Il Ministero lascia ampia autonomia alle scuole sulle modalità di reinserimento dopo un periodo all’estero. Sicuramente è necessario che la partecipazione a questa importante esperienza sia preventivamente discussa e concordata con i docenti, analizzando “i punti di forza e di fragilità della preparazione dello studente, corredata di indicazioni su attività didattiche da svolgere prima della partenza e durante il soggiorno all’estero.” (vedi nota n. 843, B.1).

Durante il soggiorno i contatti con la scuola di provenienza dovranno essere costanti, per seguire il programma che viene svolto e relazionare costantemente sul programma che si sta svolgendo all’estero. Ogni Exchange Student deve essere consapevole che tornerà nella sua classe con un ricco bagaglio di esperienze e di conoscenze che andranno condivise al rientro con l’intera comunità scolastica.